Il giorno 11 marzo le classi 1G e 1E della scuola secondaria di via Bixio si sono recate a Sant’Antioco per visitare il Parco Archeologico e Storico, in un’uscita didattica davvero entusiasmante.I docenti Arba, Cauli, Manca e Murru hanno accompagnato gli alunni nelle visite guidate ai 7 siti del polo archeologico, che includono Necropoli, Acropoli, Villaggio Ipogeo, Tofet, Museo Archeologico ed Etnografico, Forte Sabaudo e Archivio storico.

La visita ha introdotto gli studenti al mondo dell’archeologia, avvicinandoli al linguaggio specifico del settore; all’interno del museo archeologico i ragazzi hanno appreso quali sono le tecniche e gli strumenti specifici che venivano utilizzati in passato e quelli in uso attualmente dagli studiosi per riportare alla luce e repertare gli oggetti che sono conservati all'interno del museo stesso (alcuni dei quali sono stati donati da privati che li hanno rinvenuti nel corso degli anni in proprietà private dell’area) e gli altri esposti direttamente nei siti all’aperto che sono stati poi visitati dalle classi durante la giornata.

Gli oggetti in mostra al pubblico, risalenti a partire dal Neolitico, hanno permesso agli studenti di conoscere le importanti trasformazioni che la civiltà punico, fenicio e romana di Sulky/Sulci ha vissuto nel corso dei secoli.  Ai ragazzi la guida ha spiegato nel dettaglio in cosa consistono metodo stratigrafico, fotografico, recupero, analisi e catalogazione e ha raccontato in cosa consiste la collezione e ha risposto alle curiosità sull’arrivo di alcuni reperti nel museo..

La visita guidata alla grande necropoli dell’antica Sulky ha mostrato la floridezza della città punica, attraverso i paesaggi funerari e il percorso dei sotterranei, mentre la visita al Tofet, un vero e proprio santuario a cielo aperto e luogo sacro delle civiltà di Sulky, ha permesso agli studenti di conoscere le antiche tecniche di sepoltura dedicata agli infanti di questa importante civiltà e dei particolari rituali e cerimonie funebri.

Il museo etnografico ha dato la possibilità agli studenti di conoscere le tradizioni del Novecento attraverso utensili, attrezzi e strumenti originali la cui funzione le guide hanno spiegato nel dettaglio durante la visita. La collezione presente all’interno del museo mantiene viva la memoria della dimensione domestica, delle attività agro-pastorali e artigianali che ancora oggi distinguono il territorio e i ragazzi hanno imparato in cosa consiste la lavorazione del bisso, arte tipica di questa cittadina.

La visita al polo archeologico si è conclusa all’interno del Villaggio Ipogeo, nel rione conosciuto come “is gruttas” o “s’arruga de is gruttas” (la strada delle grotte) che costituisce uno dei tratti caratteristici della storia più recente dell’isola. Sono state visitate le dimore di fortuna della zona, veri e propri racconti personali di vite quotidiane, ricostruite con cura e testimonianza delle vicende storiche legate al ripopolamento dell’isola.

Le classi hanno anche potuto apprezzare il lungomare della bella cittadina sulcitana e conoscere il territorio grazie alla vista che ci hanno offerto i punti panoramici strategici che abbiamo visitato nella giornata.